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Teatro Grande

Costruito in epoca sannitica ma riedificato interamente nel II secolo a.C., il Teatro Grande di Pompei sorge, così come i principali teatri dell’Antica Grecia, nelle vicinanze di un’area sacra.

Due dei punti caratterizzanti di questa struttura sono sicuramente l’architettura di stampo ellenistico (forma a ferro di cavallo) e l’eccellente acustica.

Il teatro poteva accogliere circa 5000 spettatori si divideva in:

Area per il pubblico
Questa zona chiamata anche cavea, era formata da palchetti chiamati tribunalia che erano riservati agli ospiti d’onore e si suddivideva in 3 parti:
•    Ima Cavea, l’area riservata ai decurioni interamente rivestita in marmo
•    Media Cavea, l’area destinata alle corporazioni nonché la più ampia e la meglio disposta per la visione degli spettacoli.
•    Summa Cavea, l’area destinata alla plebe. Di questa zona oggi resta ben poco a causa di un crollo avvenuto a seguito del terremoto del ’62.

Area Orchestra
Zona accessibile da due Parados coperti: quello di destra, conduceva a un cortile posto dietro la scena da cui si poteva poi accedere tramite una scala al Foro Triangolare. Il Parodos della parte sinistra poteva essere raggiunto da Via Stabia e conduca anch’esso allo stesso cortile del Parados destro.
La zona del palcoscenico, in opera laterizia, era alta circa un metro e mezzo e presentava due scalette, tramite le quali gli attori accedevano alla scena, mentre ai lati erano presenti alcune nicchie che ospitavano molto probabilmente gli addetti all'ordine pubblico. La scena, protetta da un sipario, era limitata da un'imitazione di un palazzo principesco, con tre porte e a due piani.
Tutta la zona del Teatro, probabilmente, era decorata con fontane e ninfei, alcuni dei quali sono stati anche ritrovati al momento degli scavi. La presenza di blocchi forati invece indicava che nei mesi più caldi l'intera struttura veniva coperta con un velarium.